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Codice CIS e CIN

28.09.2024

La gestione delle case vacanza in Puglia è soggetta a continui aggiornamenti normativi, con l'obiettivo di regolamentare e garantire la trasparenza del settore. Tra le principali novità vi sono i requisiti legati al Codice Identificativo Nazionale (CIN). È importante notare che, per la Regione Puglia, il CIN non sostituisce il già esistente codice regionale CIS (Codice Identificativo Struttura), ma lo affianca, richiedendo l'esposizione di entrambi i codici su tutte le piattaforme di promozione e prenotazione.

Codice CIN e CIS: Differenze e Obblighi

I gestori di case vacanza in Puglia devono fare particolare attenzione a rispettare gli obblighi relativi sia al CIS (Codice Identificativo di Struttura) regionale sia al CIN (Codice Identificativo Nazionale). Vediamo nel dettaglio:

  1. Codice Identificativo di Struttura (CIS) Il CIS è obbligatorio per le strutture ricettive in Puglia da diversi anni e serve per identificare le strutture a livello regionale. Deve essere esposto su tutte le piattaforme di prenotazione, comprese quelle online e su qualsiasi altro materiale promozionale.

  2. Codice Identificativo Nazionale (CIN) Il CIN, introdotto a livello nazionale, affianca il CIS e identifica le strutture a livello nazionale. È importante notare che, per ottenere il CIN, chi gestisce una casa vacanza in Puglia, se non lo ha già, deve prima ottenere il CIS regionale e solo successivamente richiedere il CIN tramite il portale telematico del Ministero del Turismo.

    • Ottenimento del CIN: Una volta in possesso del CIS, il gestore potrà richiedere il CIN tramite la Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR), gestita dal Ministero del Turismo.

Nuova Banca Dati Nazionale e Tempistiche di Attuazione

Il 3 settembre 2024, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale l'Avviso, previsto ai sensi del comma 15, art. 13-ter, del decreto-legge n. 145/2023, che attesta l'entrata in funzione della Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive e degli Immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche. Il portale telematico del Ministero del Turismo, denominato BDSR, sarà lo strumento attraverso cui sarà assegnato il Codice CIN a tutte le strutture registrate.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire dal 3 novembre 2024, ovvero 60 giorni dopo la pubblicazione dell'Avviso in Gazzetta Ufficiale. A partire da questa data, saranno previste sanzioni per i gestori che non si adegueranno agli obblighi di registrazione e di esposizione del codice CIN .

Sanzioni Previste per la Mancata Conformità

Il mancato rispetto degli obblighi di esposizione dei codici CIS e CIN comporta sanzioni amministrative che possono essere particolarmente onerose:

  1. Mancata esposizione del CIS: Se il Codice Identificativo di Struttura (CIS) non viene riportato sui portali di prenotazione, la sanzione può variare da 500 a 5.000 euro.

  2. Mancata esposizione del CIN: La mancata esposizione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), obbligatoria dal 3novembre 2024, può comportare sanzioni analoghe, con multe comprese tra 500 e 5.000 euro.

  3. Mancata registrazione della struttura: Se una casa vacanza non viene registrata correttamente sulla Banca Dati Nazionale o sul portale regionale, si rischiano ulteriori sanzioni amministrative.

Obblighi di Sicurezza per le Case Vacanza: Dispositivi per la Rilevazione di Gas e Monossido di Carbonio

Oltre agli obblighi di registrazione e esposizione dei codici, la normativa impone ai gestori di case vacanza l'adozione di misure di sicurezza per proteggere gli ospiti.

  1. Installazione di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio È obbligatoria l'installazione di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio. Questi dispositivi devono essere funzionanti e installati in aree strategiche della struttura, come cucina o ambienti chiusi dove si utilizzano impianti a gas. L'obbligo di installazione di tali dispositivi serve a garantire la sicurezza degli ospiti e prevenire incidenti gravi.

  2. Presenza di estintori Inoltre, è richiesto che ogni casa vacanza sia dotata di almeno un estintore facilmente accessibile, per intervenire tempestivamente in caso di incendio. Anche questo obbligo, se non rispettato, può comportare sanzioni.

Per le strutture o gli alloggi privi dei requisiti di sicurezza, la sanzione va da 600 a 6.000 euro.

Conclusioni

La gestione di una casa vacanza in Puglia richiede una costante attenzione alla normativa in vigore. I gestori devono rispettare gli obblighi relativi ai codici identificativi, sia regionali (CIS) che nazionali (CIN), e adeguarsi ai nuovi requisiti entro il 3 novembre 2024. Da questa data, saranno previste sanzioni per chi non espone correttamente i codici o non registra la propria struttura presso i portali ufficiali.

Inoltre, i requisiti di sicurezza, come l'installazione di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio e la presenza di estintori, sono essenziali per garantire la protezione degli ospiti e per evitare sanzioni.

Assicurarsi di adempiere a tutte queste disposizioni non solo tutela la tua attività dalle multe, ma contribuisce anche a migliorare la qualità dell'offerta turistica della Puglia, offrendo un soggiorno sicuro e trasparente ai visitatori.

Per maggiori dettagli, ti invitiamo a visitare la pagina ufficiale del Ministero del Turismo.

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